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Randagio in cammino 2

di Cangelosi Calogero

Anno: 2025
ISBN: 978-88-6932-317-1
Prezzo: 5.00 €

image Silloge di racconti con illustrazioni di Cinzia Romano La Duca e copertina di Maria Luisa Robba.
 

Primo episodio

 

Là dove il sole sfiora le stelle ed il sogno svanisce tra la notte e l’alba si muove Randagio... col cane Ciuriddu ed il gatto Tabbaranu che non smette mai di miagolare ad ogni soffio di vento. 

Fra poco tra sogni e realtà si svegliano i ricordi più belli di una infanzia spensierata in mezzo alle campagne sempre fiorite e sempre accoglienti.

 Ricorda la dolce e buona acqua che scorreva da un cannulicchiu tra pietre e terra acqua di sorgente che rallegrava la mente ed il cuore. Ricorda la dolce e meravigliosa accoglienza della nonna sempre presente, quando la mamma era al lavoro: pazienza infinita e riconoscenza sempre da questo poeta randagio che ricama nel suo cuore infinite pazienze e dolci rimproveri: arriva mazzamareddu.(piccolo vortice).

Ora per le vie del mondo, del suo mondo, con il cane Ciuriddu e Tabbaranu dolce gatto sempre in avanti, che salutava i topi che gli passavano sotto il naso stringendo trattati di amicizia duratura.

...Ed in una di queste sterminate oasi di pace, campagne, i fiori agrodolce invadono i pensieri e scintillano al sole. Randagio libero d’impegni e di pensieri rotola in mezzo ai variopinti colori e ricorda i suoi anni spensierati e la fanciullezza ingenua di chi mai avrebbe pensato di scrivere una poesia o quant’altro.

 I pini slanciati sembrano dormire al carezzevole raggio di sole mattutino che gioca cogli aghi e finestrelle improvvise. Il gatto Tabbaranu ogni tanto si separa dal gruppo e tra capitomboli e miagolii rende meno monotono il cammino verso chissà che cosa. 

E per dormire sono lontani le notti in mezzo all’aia tra i covoni di paglia e le spighe ammonticchiate: i ricordi più belli copiati da un passato sempre in movimento. 

Ormai ogni albero della sterminata campagna lo saluta per nome: e Randagio si muove tra incertezze ed acciacchi col peso della età e gli affanni. Ogni tanto dolori nascosti fanno capolino ed egli sorride alle stelle ed alla prima volta che, negli anni sessanta, si autonominò: il poeta randagio. 

Corre al vento senza fermarsi mai l’età ed un progresso che rischia di rovinare ogni più puro sentimento: ‘gli uomini in bottiglia’ , ritornano alcune strofe di poesie anni sessanta i proponimenti contro il male e la gioia di dare una mano amica a chi ne aveva bisogno.

RANDAGIO ed ora? 

Cammina con un cane trovato in mezzo ad una strada, abbandonato e stanco: Ciuriddu l’ha chiamato ed il cane non si distacca più da lui. 

Il gatto Tabbaranu stanco di anni lo segue tra ricordi che accompagnano i giorni e le età della fanciullezza più allegra. 

Tabbaranu fino a quando?

E di lontano una casa altri cani che fanno festa agli arrivati mentre un odore di buone cose arrostite si confonde con il profumo di gelsomino e con una fame arretrata.

A trasiri”, sorride una Signora dall’alto dei suoi sessant’anni, “Daniela mi chiamo e questo è mio marito Salvatore”.

- Di nome e di fatto -, sorride e parla una voce da dentro lu dammusu e continua: “Assittativi”. 

Ora il vento rimbomba in giorni di feste e recital di poesie: grida festose tra valzer e mazurche e Randagio facendo presente che c’è anche il gatto ed il cane, si accomoda sotto la pinnata e stringe la mano ai presenti.