DI POESIA HO VISSUTOdi Carocci Marzia
Anno: 2010
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Dall'introduzione dell'autrice: Ci troviamo spesso, durante il cammino della nostra vita, a doverci soffermare, anche se semplicemente per un istante a riflettere; in genere lo facciamo quando qualche cosa ci ha turbato o colpito, nei momenti più dolorosi o critici. Bene, io alla soglia dei quasi “50” mi sono soffermata ed ho tirato le somme.
Nella memoria di mezzo secolo di vita, certe situazioni, immagini, dolori e circostanze, segnano inevitabilmente il nostro viaggio terreno. Ci sono stati vari episodi che, anche se non vissuti direttamente, li ho sfiorati per conoscenza. Devo dire che alcuni di questi avvenimenti mi hanno lasciato un’indelebile cicatrice nell’anima.
Non so bene se, per emotività, per impressionalità , o se unicamente per spirito di osservazione, alcuni di questi fatti, mi sono rimasti dentro e hanno forse migliorato, o peggiorato il mio carattere, sicuramente l’hanno modificato.
Quello che è assodato è che certe situazioni, mi hanno resa più attenta e più riflessiva sul mistero del nostro esistere, dando peso a certe azioni, e meno senso alle altre.
La vita comunque non è mai apprezzata abbastanza, non è soppesato il suo valore, la sua importanza, spesso ci dimentichiamo di “vivere”.
Siamo tutti troppo presi ad aspettare un domani migliore, non riuscendo mai ad assaporare pienamente il presente, i momenti che passano veloci senza sentire la corposità d’un vissuto che va via.
Perdiamo così istanti importanti, secondi che potrebbero appagarci appieno.
Io stessa ho sempre detto “domani”… ed oggi, che mi soffermo un po’ di più, mi rendo conto di ciò che ho perduto, di quello che avrei potuto fare, le parole che avrei potuto dire, magari a chi non c’è più, a chi forse si aspettava qualcosa da me. |