CON ALI DI LIBELLULAdi Fernandez Motzo Agata
Anno: 2008
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Com’è triste vedere triste un immigrato che, per necessità, gli affetti e le cose care ha lasciato: la sua terra coi verdi prati e i monti, il suo mare ed il suo cielo…… Vive adesso con l’amarezza nel cuore…… Altro non gli è rimasto che solitudine e gelo……. Quelli nel benessere adagiati, chiusi nell’egoismo, ingrati, non danno mano per lui alla Provvidenza, ma nel vederlo sbuffano con ostile intolleranza. Oh, com’è grave questo peccato! Che siamo tutti fratelli sembra l’abbiamo dimenticato. Eppure Cristo è morto in croce per avercelo insegnato! O Padre, Dio buono, che cosa posso io fare? Potesse l’olocausto dei miei malanni a questi infelici lenire gli affanni! Nel corpo mistico della tua Chiesa io sono piccola cellula alimentata da divino ardore, con affetto vorrei quindi volare per giungere al tuo Cuore con ali di libellula e unire col tuo immenso amore la mia piccola fiammella. Possa la mia preghiera la loro triste vita rendere più bella: sorrida, finalmente, l’immigrato, per aver e fiducia e speranza, anche in terra straniera, ritrovato. |