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IN VIAGGIO

di Bondioli Michele

Anno: 2008

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Incipit:
Sento dentro di me una musica nuova che nasce dal mistero di una poesia, di una voce incantata che soffia, che bisbiglia. Tutto è sentore di movimento, tutto si eclissa nell'andirivieni di gesti e di rituali. Voglio inoltrarmi nel vuoto di un momento, saltare tra ritmi che si succedono. 
Perché non mi accompagni tra le rive di questo oceano a dimenticarmi?
Dimenticare tutto quello che ho già detto o già fatto, dimenticare l'oblio del mondo, l'assuefazione al bello, al sentito dire, dimenticare la cantilena, la morsa del freno che ti fa azzittire, il colpo che ferisce, l'arma che disarma.
Perdermi per ritrovarmi.
Non mi aggrappo più a vecchie ali, non volo più nella foschia per alleggerirmi, ma cado, cado sicura, forte, cado in piedi, forse, ma lascio andare, abbandono. Come credere di raggiungere il chiarore della luce se intorno a me abiti pesanti mi affliggono, pesi gravano sulla mia schiena? 
Come pretendere di solcare i mari se dalle mie braccia pendono ancora una volta ricordi, paure, intenti, pensieri? Come un alce mi dirigo verso la meta, conscia dell'andare … So che non sarà facile e allo stesso tempo sarà allettante … So che per arrivare dovrò sostare in me stessa per poi sprofondare in trappole di niente. Che bello!
Andare a passeggio con la mia anima, per mano ai miei inganni, andare per tornare a rivalutare, a ripensare per sostenere.