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PAROLE IN LIBERTA'

di Duranti Pierina Olga

Anno: 2020
ISBN: 978-88-6932-208-2
Prezzo: 10.00 €

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Dalla presentazione di Albertina Zagami:
Quando incontrai Piera la prima volta, fui colpita dai suoi occhi di un azzurro limpido, sereni, e dal sorriso dolce, disarmante come quello di un bimbo. La sensazione che provai fu di avere incontrato una persona sensibile, equilibrata, che ha percorso il cammino della propria vita senza incontrare troppi ostacoli e tuttavia disponibile verso il prossimo.
Col tempo, conoscendola, e oggi leggendo le sue poesie, continuo a domandarmi come sia riuscita a mantenere la grande forza d’animo che si nota in lei nonostante le avversità affrontate. Certo ha avuto i momenti di sconforto, di scoramento profondo, come trapela dai suoi versi, ma ha prevalso la speranza che “l’atmosfera cupa” che “intirizzisce l’anima” si sciolga in attesa “che arrivi la luce dei raggi del sole e ci si risvegli dal torpore”. D’altra parte, per Piera “vivere è partecipare, gioire per sé e per gli altri, soffrire per sé e per gli altri. Manifestando questi sentimenti”.
Oggi, saggia e con i capelli bianchi, suggerisce di “vivere al momento e, se è bello, goderlo, assaporarlo fino in fondo. Perché è breve. Non dura, dura lo spazio dello sbocciare di una rosa, il tempo del profumo di un fiore che ti inebria o l’affacciarti notturno su un prato pieno di lucciole. Consapevole che tutto passa.”
Struggenti i versi in cui esprime la propria profonda partecipazione al dolore e alle sofferenze causate dalle guerre, alcune ormai lontane “...ha fertilizzato col sangue di giovani vite spezzate l’erba rigogliosa”, e altre purtroppo attuali “come si può brindare a una vittoria di fonte a cadaveri e distruzione”. Domande senza risposte. Dai suoi scritti, inoltre, trapela un grande amore per la natura, per la musica (“musica che accarezzi l’anima, in te mi perdo”), per la poesia, tutti elementi da cui riesce a trarre forza o in cui si rifugia, si nasconde, si sfoga nei momenti più duri da affrontare. In essi affiorano i pensieri, i sogni, mettendo a nudo la sua anima, la sua essenza, la sua sensibilità.
Nonostante la vita non sia stata molto prodiga di doni nei suoi confronti, nonostante la solitudine,”l’attesa delle telefonate serali”, “il solito tran-tran delle cose da fare. Per non pensare”, le sue poesia sono anche un canto e un ringraziamento alla Vita e all’Amore, inteso nel senso più lato della parola: “Sentirsi vivi. Ancora vivi per gioire delle nuove gemme, dell’aria satura di nuova vita che si rinnova. Sottile incanto di piccole cose, di cui, un tempo, non coglievi l’arcano. Piccole cose sì, ma gioia grande il poterle ancora assaporare”.