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Sorrisi e lacrime dell'anima

di Riviera Denis

Anno: 2024
ISBN: 978-88-6932-299-0
Prezzo: 13.00 €

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Scrivere un libro di poesie diverso non è semplice, certo poesie diverse nuove al suono di chi le legge, ma ho cercato di dargli un’impronta diversa raccontando le poesie, del perché nascono del perché raccontano certi stati d’animo. 

Ecco i sorrisi, le lacrime e l’anima di questo libro, il mio quinto libro di poesie che cercherà di emozionarvi e spero di farvi pensare…
La poesia è pensiero e racconta immagini che possono essere immediate e che lasciano interrogativi a chi le legge, ma per chi le scrive e nel modo che le interpreta come cerco di fare è rivoluzione. 

L’immediatezza di un racconto breve com’è una poesia, può suscitare grandi emozioni può far andare i pensieri e i ricordi a istanti della vita messi in cassetti lontani e riaperti in maniera energica, dolori, sorrisi, momenti drammatici, rabbie, momenti sublimi, ce n’è per ogni estrazione, tipo, colore.  

Racconto l’amore con la A maiuscola per affetti a me cari che s’immedesimano con molti di voi che leggerete, poiché compagni importanti, figli, parenti, amici, fanno parte del nostro vivere e tutto fa il nostro contorno, la nostra vita. 

Racconto le mie rabbie per situazioni difficili, per crisi, per mancanza di affetti, per mancanza d’intelligenza, per oppressione, per situazioni ai limiti, per parecchie lacrime distribuite in vari campi della vita. 

Racconto le mie speranze per mie mancanze come la continua ricerca di sapere se dentro di me c’è fede o è solo con l’avvicinarsi della sempre più vecchia età che c’è quella ricerca di Dio che è determinata dalla paura di lasciare questo mondo, che spesso accompagna il crescere di molti. 

Racconto persone che non ci sono più, che saluto poiché andate via per vari motivi e altre che hanno lasciato un segno importante in me e nella società. 

Racconto me stesso ma racconto voi, poiché sono un uomo come molti di voi con una sensibilità verso le cose ingiuste, verso le passioni, verso gli affetti che sgorgano dalla mia testa e riempiono pagine di carta a misura di tsunami, una continua ricerca di me stesso tra voi e i miei pensieri. 

La poesia può arricchire chi la legge può dare quell’immediatezza nel dire, già è così, proviamo, è vero ma spesso è momento buio per chi la scrive, anche una grande poesia d’amore può esserlo poiché si scrive ma si pensa continuamente, il bianco diventa grigio e il grigio buio pesto, dove l’azzurro non rimane tutto il giorno col sole e dove spesso il sole non scalda i bei propositi.

La poesia ha fatto la storia soprattutto nel nostro Paese ed è importante riportarla in auge anche se difficile distribuirla alle masse nei giorni nostri dove la velocità, la tecnologia troppo spesso hanno fatto dimenticare quei momenti in cui fermarsi e riflettere ha un senso, dove una parola a chi ti sta accanto spesso vale molto più del regalo più costoso e dove allungare una mano verso chi può star male potrebbe riallacciare nelle nostre menti quei rapporti che da troppo tempo si son persi. 

La mia è una poesia diversa poiché costruita in una maniera tutta mia, la rima non è presente e gli accapo e gli spazi ne determinano punteggiatura e tempi di lettura ma i sentimenti sono forti, presenti tra di voi poiché tutti ne abbiamo. 

Basta viaggiare sui social e vedere quante persone mettono post costruiti da altri con versi del passato e di pace, richieste di rapporto purtroppo solo condivise con un “mi piace” ma è già qualcosa, almeno la voglia di avere normalità e forse un giorno torneremo per le strade e riabbracceremo gli amici. 

Poesia per me è molto, non è tutto ma è e deve essere l’inizio del tempo che ci rimane e sarà un inizio per chi dopo di me potrà leggermi…

Parlo di storie con poesie che riguardano mondi vicino a quei paesi dove la guerra regna da sempre sovrana, racconto con i miei versi storie di bambini senza futuro in paesi martoriati dove si nasce in ambienti in cui la guerra è motivo di vita per molti. 

Bambini, donne, uomini che spesso sono innocenti ma con la colpa di essere nati in quei territori. Nessun tifo poiché di fronte a terrorismo, bombe, raid, non può esserci e chi lo fa non ha capito che molte di queste creature avrebbero, ed hanno, bisogno di normalità che il fato non gli ha dato.  

In queste poesie è la mia anima a prendere la testa della classifica a rendermi inerme e a guardarmi negli occhi e dirmi cosa posso fare, cosa devi fare…  forse solo raccontare, ascoltare musica di artisti che raccontano genocidi, che raccontano drammi, che non sono così lontani da noi. 

La mia anima batte e mi tiene sveglio durante le notti perché mi obbliga a prendere carta e penna e a scrivere, descrivere con parole difficili, dure.  

Le lacrime sgorgano e si mischiano all’inchiostro della penna, sarà poco ma non posso fare di più e allora lei mi accarezza e mi abbraccia lasciandomi andare nel mio sonno… di uomo libero