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IO, VAMPIRO - Diario segreto d'un "amico del buio"

di Maranci Angela

Anno: 2006
ISBN: 978-88-89209-38-0
Prezzo: 12.00 €

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Angela Maranci nata a Crispiano (TA) il 01/05/1970, nel 1973 si trasferisce con la famiglia a Milano e attualmente vive e lavora a Garbagnate Milanese (MI). Dopo aver precocemente scoperto il suo talento letterario, ha continuato a scrivere spinta dalla madre che l'ha incitata a tirare fuori il meglio di se stessa attraverso la penna. Da allora continua a scrivere per omaggiarne la memoria. La madre è stata la sua prima musa ispiratrice, la prima persona che realmente ha creduto nelle sue capacità. "Oggi scrivo solo per Lei - afferma l'autrice - che dal paradiso mi protegge come un angelo custode". Partecipa regolarmente ai concorsi letterari e nel 2000, dalla Casa Editrice "Nicola Calabria", ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria per la sezione narrativa nella "V Edizione del concorso letterario San Teodoro", con l'inserimento del suo racconto "Il castello di Los Locos" nell'antologia del premio. Ha pubblicato il libro "Destino di Star" (Nicola Calabria Editore - 2001)
CAPITOLO I - Non so cosa mi spinge a scrivere su questo quaderno immacolato ma so per certo che se quelli della mia stessa specie scoprissero il mio scritto, non solo sarei dannato per l'eternità ma verrei indubbiamente ucciso. Quelli della mia specie… 
Perché io non sono un essere umano, non sono un mortale… Io sono un essere sovrannaturale che non può morire se non per opera di coloro che sono uguali a me… O meglio non può morire due volte… perché io sono un vampiro, un "succhiasangue" come dicono le leggende, ed in quanto tale sono un essere che vive ma che non è vivente. Gli umani hanno una bizzarra idea di cosa sia veramente un vampiro e posso assicurare che ciò che dicono è infondato per almeno il 90 per cento. C'è solo un modo per uccidere un vampiro: la decapitazione. Ogni altro metodo ci provoca solo dolore, non certo la morte. Il fuoco dà un dolore insopportabile e ci mette "fuori uso", se mi consentite il termine, per circa un centinaio d'anni. Ma non ci uccide. Un vampiro vittima del fuoco, si nutre solo del sangue di topi, cani e gatti randagi… e raramente fa strage di pipistrelli. E' spassoso per me il pensiero degli umani che hanno sempre collegato i pipistrelli ai vampiri… come se potessimo trasformarci a piacimento in questo piccolo animale notturno. Errore grave. Non abbiamo il potere di trasformarci, per fortuna… possiamo però smaterializzarci a piacere nel giro di millesimi di secondo per poter passare attraverso porte e muri. Gli umani sono anche persuasi che il sole ci porti immediatamente la morte. Clamoroso sbaglio. Noi vampiri adoriamo il sole e molti di noi amano l'abbronzatura dorata dell'estate. L'inverno ci rende nervosi proprio per la mancanza del calore avvolgente presente solo in estate. Sembra strano ma è proprio così. Posso assicurare anche dell'altro…