IL MARE E LA BOTTIGLIA
Ogni partenza lascia sempre ricordi duri a morire.
Partire a tredici anni per terre lontane e non tornare più asciuga le lacrime e ferisce il cuore per sempre.
Tommaso ora guarda i pochi ricordi trovati in alcune foto nel solaio...
Qui si era ad una festa di battesimo, rosolio e danze. Mazurca, tarantella, fox-trot, valzer e tango. Il più bravo veniva applaudito a lungo, la più brava festeggiata.
Le feste di un tempo erano occasioni d’incontri, eleganti occasioni del cuore.
Attraverso un buco del solaio filtrano strani raggi di sole: ruba i pensieri al ricordo sole stanco che brucia la terra.
Vecchio negli anni, nel cuore no, Tommaso trattiene le lacrime e continua a sfogliare ritratti di vita: “...E questi chi sono? Bisognerebbe correre il tempo, forse cento, forse cinquant’anni prima. Chi sono? ...Ti troverò mai immagine di fotografia che sbocci tra polvere e ricordi in una cassapanca che il tempo ha scalfito ma non distrutto? Ed io perché sono salito nel solaio?”...