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GOCCE DI RUGIADA

di Lombardi Wanda

Anno: 2017
ISBN: 978-88-6932-137-5
Prezzo: 12.00 €

image C’è un volare leggero e intimo, sfiorando e accarezzando a piene mani la bellezza armoniosa di un Io quanto mai sensibile e prensile, nel percorso poetico di Wanda Lombardi. Un volare che equivale a un canto che abbraccia pensieri di luce e colorate stagioni di “desideri respinti” e di emozioni “represse per pudore”, ma anche accelerazioni intense che ritornano lievi sulla sua tavolozza esistenziale erompendo in una “cascata di tenerezze” dal profumo che gemma ricordi, abbracci, voci inesauste anche se un velo di nebbia poi le ha avvolte “nei lenti ritmi della sera”...
E' un concerto che non evita nostalgie e malinconiche riflessioni sui perché di situazioni non gradite e che hanno lasciato il segno in un cuore sempre in sussulto e votato, comunque, a gustare suoni e quiete, dolcezze e sguardi rivolti verso l’alto ben conoscendo la fugacità del vivere assai simile all’alba che presto, troppo presto, si dilegua.
Non evapora mai la bellezza, fragile e al tempo stesso intaccabile, della rugiada, dello scintillio intermittente delle sue gocce, di quei frammenti di diario che non conoscono l’odio e che navigano a braccetto con quegli attimi di infinito che vivono in Wanda Lombardi.
Attese e voli leggiadri fanno il pari con la consapevolezza che “il tempo ha vinto la sua corsa”, ma che non è mai riuscito a cancellare la forza di una scrittura che gareggia a viso aperto con gli ostacoli da superare per non subire l’eco di un silenzio assordante.
Sembra, a tratti, che Wanda Lombardi giochi a rimpiattino con il proprio Io e che usi con delicatezza un bisturi per riappropriarsi della luce, di un sorriso, di un richiamo che arriva da lontano e che riesce a ricomporre ondate d’azzurro intenso ancora in fieri nel suo cuore che rasenta i picchi delle Dolomiti e si rinnova all’“olezzo di resina e muschio”.
E' una poesia, la sua, decisamente personalissima e che si fa leggere, e gustare, per la sonorità dei versi e soprattutto per quel profumo intenso di umanità ferita e di contemporanea apertura al sogno, al dialogo con la natura, con le tante sfumature del destino, con l’ascolto diuturno del respirare ondeggiante dell’aria, con la realtà di “parole strozzate, singulti / in richieste di aiuto”...
Si tratta, pertanto, di un soffio fresco e vigoroso, di un gemmare elegante di tempeste inattese e di polveri d’oro; in poche parole di una poesia dagli esiti convincenti sui quali riflettere soprattutto per oltrepassare la siepe di quel silenzio che troppo spesso si impossessa di noi, confondendoci idee e certezze.