A DIEGOdi Fassio Surace Grazia
Anno: 2020
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Grazia tesse in versi uno struggente dialogo con il compagno ammalato: IL TARLO Nella scrivania c’era troppo sole… …ma un sentore di tempesta era nella mia testa. ATTIRAVAMO STRALI Capelli bianchi la mano nella mano e penso a noi com’eravamo ti amo tanti e poi bisticci di parole amore e non amore ingrati alla benevole sorte attiravamo strali. QUEL MALEDETTO 23 OTTOBRE Era l’albore di un mattino chiaro quand’hai percepito un vuoto dolore. L’ora ingrata era infine scoccata. |