Lo scrivere poesie, è per Fiorella Rey di Villarey espressione di un grande amore, di un piacere inarrestabile che lei racchiude in un alone melanconico che fa trasparire la bellezza del suo spirito.
I momenti più particolari della sua esistenza rivivono nelle sue strofe, corredo indistruttibile di gioie e dolori che danzano come note lievi, come brezza leggera che accarezza l'anima del lettore.
La sua sciolta vena poetica riesce a creare piccoli camei lirici da cui emergono creature vergini, dense di patos, giunte intatte dall'alba del mondo.
Nelle sue poesie si intravedono sprazzi d vita quotidiana, liricamente resi da un verso raffinato che fluisce come pennellato, di ampio respiro, che suscita sentimenti ed emozioni nell'anima spesso assopita.
La poetica di Fiorella è simile a un soffio di vento, al sorriso di altre stagioni che lasciano, a volte, un inconscio sentimento di malinconia.
Infine i suoi versi si possono assimilare a esperienze dal profumo antico che si ritrovano costantemente seguendo il richiamo della natura e dei momenti più intimi della vita, in un ammiccare continuo al volo dei gabbani, al vento che scompiglia i capelli, alla sera che archivia schegge di luce e di storie. Roberto Bruciapaglia