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CORRI RAGAZZO CORRI

di Sia Graziano

Anno: 2014
ISBN: 978-88-97902-87-4
Prezzo: 12.00 €

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Dalla prefazione di Fulvio Castellani:
Il riaffiorare dell'infanzia, delle radici, del "largo sassoso letto della fiumare"… muove l'animo di Graziano Sia in direzione di un cerchio magico, o quasi, che incapsula da sempre il suo tragitto di uomo e di poeta dai toni caldi, semplici e meditativi.
È un cerchio, il suo, in cui si trovano in primissimo piano le figure della madre ("Le tue dita tracciano / lettere e parole / d'una preghiera arcana"), del padre ("La grande tavola spoglia / piange la tua assenza…"), del fratello, della casa ("A malincuore ti dissi addio / dolce casetta mia / impregnata di sudore antico / e nuovo avevi sempre / un'aria di festa")… E quest'aria di festa, seppure velata di malinconia, si ritrova in ogni poesia, in ogni sua accelerazione memoriale quasi a sottolineare la pienezza del suo Io anche nei momenti dell'abbandono, delle difficoltà, dei sogni che non riescono a concretizzarsi. Già i titoli delle varie composizioni poetiche racchiudono il segno intimamente caratteriale del suo dire, del suo navigare dentro e attraverso una realtà vissuta, costruita e ricostruita con il marchio indelebile dell'emigrante.
Struggente è il ricordo del treno del Sud: "Viaggiava di notte il vecchio treno del sud, / lo stridere dei freni squarciava il silenzio / delle tenebre; alle stazioni raccoglieva le ombre…"
Altrettanto singolari e armoniose sono le poesie che parlano di profughi, di lacrime asciutte, di cieli diversi, di silenzio, dei paesaggi montani della Svizzera, dove da tempo risiede e dove ha trovato il terreno adatto per vivere con la sua famiglia. Ma c'è in ogni verso il profumo dolce-amaro della sua terra d'origine: la Calabria, il canto sommesso di un paesaggio abbeverante di luce e d'amore, il calore di una felicità che vive e rivive negli affetti più cari seguendo le orme che lo riportano alla storia del padre e della madre, una storia "innocente, dignitosa e pura."
Poesia, pertanto, che ha delle sfumature cromatiche in chiaro-scuro e che nel silenzio costruttivo di un sillabario esistenziale trova una collocazione musicalmente fonda e riflessiva. Come a voler significare che nel tempo ha trovato la giusta strada per unire le parole del cuore alle parole della coscienza in una simbiosi di vibrazioni, di stupori e di rimandi non di poco conto.