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NEL MARE DEI MIEI SOGNI

di Iannello Siccardo Giuseppina

Anno: 2005
ISBN: 88-89209-14-3
Prezzo: 8.00 €

image Come un’improvvisazione prende forma la silloge poetica di Giuseppina Iannello Siccardo, tra l’astrattismo e la delicatezza di affetti veri e per questo indimenticabili. Più volte il mare è stato evocato dall’autrice come una necessità interiore di rivederlo e con esso le persone più care, tra cui il padre che gradiva tanto praticare la pesca.
È inopportuno, credo, collocare la Iannello in una dimensione poetica fatta soltanto di sogni e di figure dei propri cari che, comunque siano andate le cose, sono e le saranno sempre vicino: il padre, la madre, la nonna, la zia, la figlia mai nata, la nipotina, l’amica...; figure che la poetessa ha reso indelebili sui vetri della propria anima.
Fra tutti i sogni di Giuseppina Iannello plausibilmente quello più importante è stato di realizzare il presente libro, giacché contiene versi che raccontano parecchio della sua vita, nei quali sembra di discernere persino i volti dei parenti che le hanno voluto bene e che sono stati ricambiati da lei con altrettanto bene e non solo. Tanti nomi compaiono fino a formare una moltitudine di persone, ognuna distinguibile grazie a caratteristiche uniche che la poetessa (nata a Messina e residente a Brescia), ha tratteggiato amorevolmente ricordando (di essi) i pregi e non i difetti. La Iannello ha voluto mostrarsi a noi sia come poetessa, sia come scrittrice di racconti, dato che il volume consta di una lunga prima parte poetica e sul finale due brevi storie, dove ancora una volta il senso degli affetti si fa sentire determinato. Fin dove arriva e quali terre o isole lambisce il mare dei sogni di Giuseppina Iannello? Abbiamo detto che i suoi genitori sono sempre stati al centro del suo mare, piccole grandi isole sulle quali si sono svolte l’infanzia e l’adolescenza dell’autrice, comunque pronta a ricamare altri versi per ripresentare il suo passato che, in attinenza col mare, sa di sale. Per la madre ha scritto: “Sorreggi/ con le piccole mani/ questo cuore/ tu, madre stanca,/ forte nella fede:/ tu madre santa,/ vita dell’amore./ E sono gli occhi tuoi/ fulgenti stelle/ di quel ciel di bambina./” (da “A mia madre”). Per il padre ha aggiunto: “Vorrei vedere nei tuoi occhi il sole,/ quel sole antico della giovinezza/ in quell’estate della fanciullezza,/ in cui ci prendevi per mano.../ Tu avevi allora un hobby:/ era la pesca. Con te ci conducevi/ alla marina; poi, ci mostravi/ in fra la sabbia fine,/ i bianchi sassolini,/ le tue pietre ‘bambine’./” (da “ A mio padre”). Quanto contano in definitiva per l’autrice questi legami? La risposta è facilmente rintracciabile fra le pagine di codesto libro, nato perché ella ha voluto spiegare quanto è importante essere attorniati dalle persone più care, che - nel suo caso - indubbiamente hanno contribuito al rigoglio di tanta sensibilità, con la quale la Iannello si è realizzata scrivendo poesie e prosa.
Gli affetti rappresentano quella parte di compagnia necessaria all’essere umano durante il suo cammino terreno, quell’amore che contrasta le avversità e le amarezze purtroppo destinate a ciascuno, in tal guisa l’autrice ha voluto insegnarci di riporre la fiducia anche nel più piccolo di tutti i nostri affetti. 
 
Isabella Michela Affinito