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STORIA DI UN MARO' DELLA R.S.I

di Biasi Giuseppe Oriente

Anno: 2016
Prezzo: 10.00 €

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Dalla prefazione di Fulvio Castellani: Se ci sono in circolazione troppi volumi e pochi libri e “alcuni libri vanno assaggiati, altri divorati, pochissimi masticati e digeriti” (Francesco Bacon in Essays), questo semplice e piacevolissimo libro di Giuseppe Oriente Biasi contiene un po’ tutti gli ingredienti per farsi divorare, masticare e ricordare. Vuoi perché si tratta di esperienze vissute in prima persona, e in giovane età, nel corso della seconda guerra mondiale quale marò. Vuoi per il fatto che contiene aneddoti, momenti di vita e di paura, filosofia di chi ha saputo collezionare nel proprio io un indelebile percorso dentro l’assurdità di una guerra e il disincanto dell’immediato dopo guerra fatto di rancori, di invidie, di recriminazioni.
“Alla fine” conclude amaramente Giuseppe Oriente Biasi “dovevo considerarmi traditore per i krucchi e traditore per i partigiani? Boh!”.
Ed è questo che ha creato non pochi e ulteriori problemi a chi ha vissuto in prima linea gli orrori di una guerra come sempre inutile anche se, come ha aggiunto con altrettanta sincerità lo stesso Autore, “l’unica fortuna, almeno per me, è non aver fatto male ad alcuno.”
Non è un diario vero e proprio questo viaggio a ritroso, ma è una storia che traccia fin dall’inizio la singolare bellezza d’animo dell’Autore, costretto a continui spostamenti da città a città al seguito del padre o della madre (Trieste, Monopoli, Milano, Genova...) prima della chiamata al servizio militare.
Poi il girotondo di incontri con commilitoni di ogni regione italiana, i sussulti e i vuoti di speranza, gli alleati tedeschi, gli alleati angloamericani, i partigiani italiani... Il tutto nel segno di una decisione sua, presa dopo un colloquio con il padre (“Ragazzo mio, ormai sei un uomo (non avevo ancora vent’anni) perciò in grado di decidere tu stesso. Ti faccio solo presente che siamo entrambi in pericolo e che, comunque, qui, non siamo a casa nostra e rappresentiamo un pericolo per tutti”) e il successivo presentarsi al centro di raccolta militare a Vercelli.
Ma la guerra ha dato non poche possibilità di intessere amicizie durature, di apprezzare la solidarietà di persone che si incontrano via via, di intavolare fuggevoli conversazioni con giovanette venete dove Giuseppe Oriente Biasi si trovava in servizio e di ammirarne la bellezza, la composta disponibilità ad un sorriso... Un libro, questo, che si legge (e che ho letto) d’un fiato: con interesse crescente e condividendone i passaggi, le emozioni, i timori, le piccole-grandi gioie legate al superamento di ostacoli in apparenza insormontabili o quasi... Come a dire che questo vecchio marò ha ancora molte “cartucce” nel suo cassetto di scrittore.