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Ogni giorno ha il suo addio

di Cangelosi Calogero

Anno: 2024
ISBN: 978-88-6932-301-0
Prezzo: 5.00 €

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- Dalla prefazione di Clotilde Cardella -

Se potessimo affidare i nostri sogni alla poesia, racchiudendoli in un palloncino a forma di cuore, scorgeremmo la malinconia sognante dei versi di Calogero Cangelosi.

L’immagine di copertina, realizzata con sapiente bravura da Maria Luisa Robba, consorte dell’Autore, raffigura proprio un palloncino a forma di cuore che vola in alto sullo sfondo dei tetti, il disegno è una perfetta sintesi del desiderio del Poeta di consegnare ad un altrove i suoi ricordi e le sue speranze.

La poesia nostalgica, che ha sempre caratterizzato la poetica di Calogero Cangelosi, lascia qui il posto ad una consapevolezza della realtà con i suoi vissuti di gioie e di dolori, infatti i ricordi ci appaiono sempre più dolci di quello che sono stati perché la nostra mente tende ad edulcorare il brutto ed il doloroso. Purtroppo nella vita reale di Calogero il brutto e doloroso è stato devastante e violento, come quei pochi minuti in cui un terremoto distrusse il suo paese, Poggioreale, in una notte di gennaio del 1968. Molti amici e compagni di gioco lasciarono il paese per altro continente (tra sogni rubati alle nuvole vede compagni di gioco e di feste che il lavoro ha portato lontano per sempre) (partenze per terre lontane e la gioia diventava singhiozzo) e questi “addii senza ritorni” hanno scavato un solco nell’animo di quel ragazzo che ha sentito tutto il peso dell’abbandono. Ha dovuto elaborare il dolore attraverso la sua poesia dolente ma immaginifica perché è ricca di speranza e nutrita dal grande amore per la terra contadina (ed ora lento il tempo vorrebbe portare via i sentimenti del cuore che una rondine giocherellona prende al volo e conserva per sempre).

Il dolore si trasforma in una condanna al perpetuo ricordo (e verrebbe da piangere sempre, ma si può scrivere ancora, ed è così che ogni giorno ha il suo addio). A versi dolcissimi si alternano asprezze improvvise, il ritmo si spezza, il verso decide di fare da sé, ma poi il poeta riprende in mano la logica delle parole e conclude, a volte, anche con un sospeso.

Rimangono infatti i tanti perché irrisolti della poetica di Calogero Cangelosi che in questa raccolta decide di rivolgersi ad un altrove che gli consente di usare la parola Addio. Comprende che la libertà è anche rinuncia, questi addii non sono stridore o frastuono, bensì consapevolezza della loro logica esistenziale.

In questa silloge la visione del tempo è decisamente cambiata, prima si notava una predominanza del passato ma rivelato al presente, adesso lo sguardo è più consapevole del domani (chiedere è solo privilegio di età avanzate) i pensieri del vecchio-giovane poeta che (sa sorridere ancora e sa scherzare senza annullare i limiti del buon senso) sono più inclini al distacco ma conservano la freschezza della speranza che un giorno altri uomini possano ritrovare il senso dell’Amore Universale. Nei versi della poesia “Sole stanco al tramonto” la luce del giorno e il buio della notte si avvicendano, ora a inizio poesia ora alla fine, la notte si riempie di silenzi ed il Poeta dice addio ad un altro giorno.

Il dialogo che il poeta intesse con l’Albero, dall’omonimo titolo, ne è espressione altissima e poetica. Egli chiede: “Perché parli con me? Hai custodito le mie infanzie, cullato i miei sogni, consolato i miei pianti… ed ora di età quasi vecchia ti ritrovo albero, ci sarà un domani? Ed ora nei vecchi giovani anni, nella mente e nel cuore, tornano gli amici lontani ed i ricordi più cari: e la zabbina ed il pane di casa: mi sdraierò all’ombra dei rami, io come voi… e poi e senza poi…).

Nell’ultima poesia della silloge “Se il giorno” Calogero Cangelosi vorrebbe che addirittura il tempo si fermasse per potere afferrare al volo i sogni (perché non c’è tramonto in un cuore che spera e crede sempre).

La paura del tempo coglie nello sguardo del poeta-bambino la sua consolazione e offre all’uomo la speranza di un altrove migliore che gli consente di dare ad ogni giorno il suo addio.