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Grosso Francesco Maria: è nato e vive a Torino. 
Poeta, scrive anche testi per canzoni.
Ha pubblicato con le Edizioni Werner:
Foglie Gialle, novembre 1968; in questa silloge la vena poetica traspare sicura. L’accoratezza, la pudicizia, gli abbandoni, i lamenti, le ansie, hanno forza e grazia. Le immagini brillano all’ insegna dell’ umiltà. 
Ricaldone silente, dicembre 1969 dove l’autore dialoga con l’amico Luigi Tenco nelle ore che concludono drammaticamente la sua Vita. Muta, al dialogo assiste la madre.



Con Carta e Penna ha pubblicato:

MAGIE D'AMORE

Copertina libro
“L'amore, a tempo mio, nun era mica/facile e sbrigativo com'è adesso:/ lo scopo, se capisce, era lo stesso/ma te costava un sacco de fatica./ Oggi che fanno tutto a tirà via/pure l'amore ha prescia ne la vita/ e se ne frega de la poesia.”
Trilussa, L'amore oggigiorno.
 
 
Dalla prefazione: "Le pagine di quest'opera scandiscono 150 petali di un profumato e raro fiore, così colorato e variopinto da stupirci ad ogni primavera, così elegante e raro da ammaliarci ogni volta che lo guardiamo con gli occhi dell'anima, rapiti dalla sua bellezza… Tocca ai lettori godere una ad una le liriche uscite dalla penna di Francesco Maria Grosso, poeta, paroliere e scrittore, alla ricerca della “Principessina…”, di “Una sbirciata d'intesa”, della “Ricciolina un po' bionda”, di “Un giro di pista” e “Farfalla farfallina…” Alcuni titoli presi a caso, ma densi di significato. Un invito alla lettura tra romanticismo, latte, zucchero e miele…
Cos'è l'amore? Domandate a chi vive, cos'è la vita? Domandate a chi adora, chi è Dio? Perché, come ricordava Sofocle, una parola ci libera di tutto il peso e il dolore della vita: quella parola è amore. Perché temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti. Eppure, per Marguerite Yourcenar, l'amore è un castigo: siamo tutti puniti di non aver saputo restare soli. Così è in Shakespeare che l'amore fugge come un'ombra l'amore reale che l'insegue, inseguendo chi lo fugge, fuggendo chi l'insegue. E continua: “O quanto non è capriccioso questo sciocco amore, che, come un bimbo caparbio, graffia la balìa e subito dopo, tutto pieno d'umiliazione, bacia la verga che l'ha battuto”. Infatti l'amicizia può essere silenziosa e deve esserlo quasi sempre. L'Amore invece deve essere eloquente e non si può mai dire troppo spesso che si ama.
Le liriche di Francesco Maria Grosso distillano il sentimento dell'amore come qualcosa di singolare, capace di risolvere tutte le contraddizioni dell'esistenza e di dare all'uomo e alla donna quel bene completo – come diceva Tolstoj – la cui ricerca costituisce la vita. Abbandoniamoci, dunque, alle intriganti 150 magie d'amore…
Torino, 10 novembre 2009 - San Leone Magno
 
Vittorio G. Cardinali, Presidente dell'Associazione Immagine per il Piemonte 

SOGNANDO... VOLANDO

Copertina libro
Francesco Maria Grosso è nato e vive a Torino. Poeta, scrive anche testi per canzoni.
Ha pubblicato con le Edizioni Werner:
Foglie Gialle, novembre 1968; in questa silloge la vena poetica traspare sicura. L'accoratezza, la pudicizia, gli abbandoni, i lamenti, le ansie, hanno forza e grazia. Le immagini brillano all'insegna dell' umiltà. 
Ricaldone silente, dicembre 1969 dove l'autore dialoga con l'amico Luigi Tenco nelle ore che concludono drammaticamente la sua Vita. Muta, al dialogo assiste la madre.


Per i lettori di Carta e Penna ha scelto:

SOGNANDO€¦VOLANDO

Scrivere…
e perdersi…altrove…
sognando…volando…,
silenziosamente…
ascoltandoti…il Cuore…
 
Un battito…
lieve…poi forte…
che…ancora ti stuzzica…
e dolce…ti prende…
sfogliandoti l’ Anima…
 
E…scrivere…
è…come sostarti…
un piccolo…tenero…
grandissimo Amore…,
la Magia…d’ un Attimo…
per indossarti…le Ali…
e riprenderti…il volo…