Mellana Luciana:
torinese doc, ha sempre amato fin da giovane scrivere poesie e brevi racconti. |
Per i lettori di Carta e Penna ha scelto:
IL VASCELLO |
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Ondeggiava sull’acqua,
il suo nome
COSTANZA!
Fantasma sfuggito
a chissà quale ragionevole rotta.
La polena
dai lunghi capelli biondi
frangeva il vento,
la chiglia
scrutava il ventre del mare.
Com’era dolce il viaggiare!
Mutavano le aurore,
i cieli, gli uccelli, gli odori,
l’acqua scivolava
verso altra acqua,
enorme grembo
lo racchiudeva intorno.
In quel deserto azzurro,
portata dalla corrente,
mi smarrisco
nessuna ferita, nessun male né ricordo.
La luna, illumina la notte:
ho fermato sul mare il mio viaggio.
Contemplo il mondo,
e la salsedine sola,
accarezza il mio volto.
NUVOLASulle ali di un sogno
mi addormentai in un profondo mare.
Sotto la cupola indaco
solitaria una nuvola veleggiava
il soffio del vento la rincorreva.
Il mare alzò le onde turbato.
Minuscoli brividi
simili a banchi di pesci argentei
m’assalirono
e l’anima mia galleggiò nel vento.
Risvegliati, la notte grida!
Svaporò la nuvola
nell’immensità delle acque increspate
ove mare e cielo si congiunsero,
connubio di sogno
ovattata estasi di un amore impossibile.
NotteL'incanto della notte è breve:
profumo di resina, da quale
abete si stacca?
Confusa, ansiosa, cala
melodia di note di un
vecchio violino,
lambisce il mio cuore.
Ricordi di anni verdi,
capelli scompigliati d'emozioni.,
promesse d'amore spudorate.
Misteriosa questa notte
quasi sacrale
l'attesa dell'incontro
(ma) spalancati gli occhi
io le sorriderò.
VitaLa nostalgia m'avvolge
per quel tuo modo
singolare d'adulare…
Incerto il confine!
Non so se mi piace
Cosa c'è sotto la maschera
d'Arlecchino?
Cosa m'attende, una notte
stellata od oscura?
Su il sipario,
son pronti gli attori,
si dia inizio allo spettacolo:
sapremo se sarà
dramma o commedia.
Così è la vita.
RifugioSortilegio nell'aria
sole amore universo
illuminato di gioia.
E' silenzio di pensieri
il mio rifugio:
non un palpito
non un gioco di carezze
solo attesa di luce.
Notti interminabili
solitudine
domande precise
antiche, fugaci.
Pulsa il cuore
non sento risposte
poi ho scavato
ed ho eretto
un riparo di parole. |