Pieranunzi de Marinis Marina:
è nata a Pescara il 18 gennaio 1958 e nel 1976 ha conseguito la maturità classica. Timida ed introversa, ha cominciato a scrivere sin da ragazzina soprattutto per sfogare la sua grande emotività. L'amore è sempre stato la sua ragione di vita: per i familiari e per gli amici, per i bambini con i quali si è impegnata negli anni in una intensa e duratura attività lavorativa, per la natura e per gli animali. Ed è proprio questo grandissimo amore che ha dato respiro a quasi tutta la sua produzione poetica: è, infatti, il filo conduttore che unisce gli sprazzi di felicità ai momenti di tristezza e dolcissima malinconia che pervadono le sue struggenti liriche. |
Per i lettori di Carta e Penna ha scelto:
MENDICANTI DI AMORE |
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A volte,
lasciamo cadere
preziose parole d’affetto
convinti di poterle ignorare.
Ma siamo fragili mendicanti di amore,
e ciò che sembra ci scivoli addosso
si raccoglie,
tenacemente,
e in segreto,
nelle insondabili pieghe del cuore.
E vive lì,
assopito... nascosto...
Finché, un giorno,
strappando il silenzio,
si desterà...
a farsi spazio nell’anima,
a scompigliarci i pensieri,
a farci piangere di nostalgia e rimpianto
perché quelle parole umiliate
saranno tutto quanto ci resterà.
NINNANANNACullerò
i tuoi pensieri stanchi
come una melodia
o una ninnananna
per acquietarli.
Accarezzerò
il tuo volto teso
come un pallido sole
o un alito di vento
per non turbarlo.
Ravviverò
i tuoi occhi tristi
con scintillio di lucciole
e timide fiammelle
perché non versino lacrime.
Raggiungerò
il tuo cuore oppresso
con mille, piccoli,
teneri voli
perché riprenda a sperare.
LACRIMETraboccamento
del cuore.
Gocce di libertà.
Parole mute
e palpitanti
gridate al cielo.
LA COLLANA DI CONCHIGLIESto china a riva
ad infilar conchiglie
e ti aspetto.
Lungo il cammino
mi è stato amico il sole,
mentre il vento ha rallegrato le gote,
e ristorato il cuore,
caldo d’amore.
Volteggio insieme ai gabbiani,
e, respirando
avida
il mare,
con le conchiglie al collo,
ti aspetto.
Ho impresso orme
per ogni passo
perché tu possa raggiungermi,
e liberato la voce
perché ne riconosca il canto.
Ho seminato
ovunque,
per allettarti,
sguardi e sorrisi,
e ho sparso petali
profumati di noi.
E ti ho aspettato.
Danzando al ritmo
dei miei ricordi con te
fin quando il sole è svanito,
ho aspettato.
Poi ho ricamato
di luccicanti lacrime
la sabbia intorno
perché potessi scorgermi al buio.
E nella notte,
con la collana
tra le dita,
invocando il cielo,
ho aspettato.
VIVERE L'ALBAPerché tu sbocci al giorno
quand'io son già sforita,
e, insieme ai raggi maliziosi
stanchi di giochi,
ai ramoscelli contegnosi
dopo tanto ondeggiare,
e ai cinguettii lontani,
indugio, quieta?
Poi, tra i rumori operosi
estranei ad ogni magia,
in uno scontato scenario
di frettolosi passi
e di voci,
nella mattina
ormai avviata
arrivi tu,
profondamente ignaro
di quanta vita
è stata già vissuta
senza di te.
PER CHI È SOLOGocce di luna
per rischiarare il buio.
Gocce di sole
per mitigare il gelo.
Gocce di vento
per diradar gli affanni.
Gocce di mare
per confondere il pianto.
Gocce di cielo
per instillar speranza.
Gocce di gioia
per dar tregua al dolore.
Gocce d'amore
per confortare il cuore.
LETTERA AD UN'AMICA LONTANACara,
dove sei?
In altri tempi facevi ridere i miei occhi,
oggi, riesco a vederti solo nel ricordo.
È l'angoscia che, ora, gioca coi miei giorni.
Il passato, all'improvviso, mi travolge...
la nostalgia si impadronisce di me,
e, senza volerlo, torno a pensare a lui
- tu lo sai, il mio cuore è rimasto intrappolato tra le sue dita-.
La sua indifferenza ha lasciato, nella mia terra, impronte di solitudine.
Quante primavere ho visto morire dietro la finestra!
Erano i miei anni: petali scoloriti volati lontano.
Però, non continuerò ad aspettare.
Cancellerò dalla mia anima muta silenzio e ombre.
Vedrai! Questo letargo di amore finirà
e in qualche angolo del mio presente,
dolce allegria, finalmente, io ti ritroverò. |
Per contattare direttamente l'autrice scrivi a mrnpieranunzi.58@gmail.com