Mele Vito Giuseppe:
è nato a San Vito dei Normanni, (BR) e risiede a Valenzano (BA). |
Per i lettori di Carta e Penna ha scelto:
NOTTE |
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Incantevole notte,
ancorché fredda e nera,
nei tuoi mille occhi d'oro,
nel tuo sorriso di luna,
tanti sogni per noi, tanta bellezza.
Ma ti lasciamo sola,
sola col tuo silenzio:
troppo stanchi per viverti;
timidi per guardarti:
ci fai paura…; eppure
tu sei una parte della nostra vita.
IL TUO TESOROIo non posso
toccare il caldo
della tua pelle:
non è mio il tuo corpo.
Se fosse mio
lo adornerei di baci
- come di stelle -
e ne farei un bel ciel di mezzanotte;
lo avvolgerei con timide carezze
sino al brivido.
Saresti la mia estasi!...
… Ma voglio il tuo tesoro,
quel senso della vita che hai nell'anima;
la pura levità delle tue mani
quando mi tocchi,
e quando mi sorridi, i tuoi begli occhi.
LA MIA FAVOLANacqui un bambino
e fui poi un fanciullo.
Un misero pupazzo
il mio trastullo.
Crebbi, e fui un ragazzo.
Il volto di mia madre
era la mia
televisione,
in bianco e rosa:
(i bei colori della primavera).
Io la guardavo sulle sue ginocchia.
In età giovanissima, rapito
dalla tremula luce delle stelle
io non amai che quelle;
e l'amo ancora,
come l'alba e l'aurora.
Sono le cose belle della vita:
la mia favola, amica
tuttora dei miei anni…
eppure così antica. |