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Battaglia Franco:

Sessantre anni, nato a Roma, dove vivo.

Felicemente pensionato inseguo sogni e passioni:
bloggo, scrivo, leggo, viaggio, recensisco,
fotografo il mondo come lo vedo io, colleziono dubbi,
limo rimpianti, sbircio dai finestrini.

Presente in diverse antologie, tra tutte L’altro novecento di Vittoriano Esposito e Di te penso e scrivo, raccolta di liriche e saggi della XXX edizione del Premio di San Valentino a cura di Agostino Pensa.

Mi  sorprendo curioso nel mio fantasticare ad occhi aperti,
e soprattutto, mi incanto ancora.




Per i lettori di Carta e Penna ha scelto:

DUBBIA MOVENZA

Cuore squarciato
inzuppato di aspro caos
innescato da futuro incerto,
voluttuoso e ingannevole
smisuratamente indefinito.

Ma per ora è solo
un palmo oltre,
lieve vagito,
dubbia movenza,
pallido cromosoma
d’un progetto di balsa
in preda
al fortunale.

ARGINI NUDI

Cosa strappiamo via da noi
con una poesia?
Come riempiamo il vuoto che rimane?
Forse fegato e milza si assestano meglio?
Costelliamo la carta di interrogativi
attendendo che rispondano,
o la risposta è già quel vuoto,
come di bassa marea
a lasciare gli argini nudi,
di pozzanghera a seccare al sole;
voglia di raccontarci una storia,
ricordare a noi stessi chi siamo, o come rimaniamo
una volta esposti all’alba sorprendente.
Ecco, forse solo capriccio eterno di stupirci
sorridendo alla penna che scorre.

MORSO CORTO

Raccontami dei fantasmi tuoi,
quelli che inacidiscono il pensiero,
sporcano di ruggine la speranza,
sommergono il bagnasciuga di plastiche consunte,
scolorite e rosicchiate di salsedine vorace.
Raccontami di questi fantasmi che urlano in tua vece,
che non trovano via d’uscita tra il fegato e il duodeno,
anzi te lo contorcono fino a che non vomiti bile.
Raccontami di questi fantasmi carcerati
che amerebbero sentieri di collina assolata
ma invece mantieni col morso corto
affinché non fuggano
e tu non abbia più alibi.


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