Santarelli Anna:
è nata a Rieti e vi risiede. Ha svolto negli anni scorsi la professione di docente nella scuola primaria e attività di pubblicista. Attualmente è utilizzata nell’amministrazione scolastica. Ama l’arte, la scrittura, il trekking urbano e il viaggio inteso come esperienza dell’anima. Considera la poesia un percorso di vita, un ponte che unisce anime distanti. |
Con Carta e Penna ha pubblicato:
LA CITTA' E L'ANIMA |
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Dalla prefazione di Fulvio Castellani: "Se la città di Anna Santarelli “si distende sulla riva del fiume” ed “ha strade strette / e case abbracciate nei vicoli”, lo stupore che accompagna la scoperta di altre piazze e di altri luoghi, di per sé magici e ricchi di bellezza, accompagna sempre la chiara visione poetica che contraddistingue l’Io creativo e la sensibilità innata della poetessa. |
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PASSI D'INVERNO |
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Dalla prefazione di Fulvio Castellani: "Se grigio è il colore che intreccia via via il gioco delle ore e delle giornate, giocoforza le attese di chi è alla ricerca di un riscatto diventano momenti di confronto con gli altri nel tentativo di rompere lassurda diversità tra lessere e lavere, tra chi naviga con il vento in poppa e chi deve srotolare un rosario di sofferenze e di sopraffazioni. |
Per i lettori di Carta e Penna ha scelto:
DUTTILITà |
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Quando sfumano linee rette
si sradicano binari paralleli
evaporano pensieri costanti
si scorge un abbozzo di storia
E’ dall’informe che scaturisce
una forma, provvisoria labile
come soffio di vento, incarnata
nel tessuto dolente del giorno
E’ nell’impasto che affondano
le mani, si lavorano i corpi
e le sostanze, il tempo si piega
ma non spezza il suo cammino
Sotto la neveMuore lentamente il giorno
nella coperta che tutto avvolge
una bolla di silenzio ci consegna
all’immobilità, azioni quotidiane
e ripetute inscritte in un cerchio
Al pari della neve ferita che muta
in fango, un sogno bianco a lungo
custodito in seno alla terra perde
la sua innocenza, un albero che
anela primavera soffre e aspetta
RossoE’ rosso il cuore dei giorni
conosce la passione
l’ottimismo della volontà
sostiene il gioco di sguardi
il mistero della seduzione
Il cappotto che spunta
tra le brume è rosso
è quasi un’altra identità
vivido confine tra il sé
e l’altro, gioia di esserci
E’ rosso il colore del fuoco
della fiamma che avvolge
lacerti di pensiero, idee
e forme ormai consunte,
e dalla cenere risorge
Una visioneE’ un giardino privato
segreta fioritura d’anima
la cromia che prevarica
il disegno, di un sogno
la potenza che annulla
idee e pallidi pensieri
Una visione sospesa
tra le pieghe del giorno
un affaccio gioioso
su un’anonima strada
Si fa presenza il segno
a incidere lo spazio
a germogliare il tempo
in una vivace fantasia
BiografieBiografie si dispiegano, ritratti
affiorano, punti di contatto,
linee tangenti all’unico cerchio.
Profili di vita s’annunciano
narrazione imperfetta fonde
grigi spessori e rilievi di colore
geometrie di pensiero e lembi
di sogno in alchimie di piani.
Tessere del tempo, statiche,
sfuggenti, nel grande racconto
metropolitano, storie percorse
da intenzioni e desideri assopiti,
pronte a risorgere dalla polvere
di giorni anonimi e scontati.
Stagioni del cuore vibrano sotto
le sciarpe di nebbia, nel giglio
che s’affaccia umile spontaneo
tra l’erba, al passo delle foglie
sospinte dal vento d’autunno.
Sottili fremiti dell’anima, ansie
lievi di luce, aliti di nostalgia
e rese, nell’arco di un ventaglio
già spiegato, nelle increspature
di storie ancora in boccio.
ViaggiViaggiare in uno spazio circoscritto
eppure senza confini: siamo laguna
circondata da terraferma, aperta
al sogno del mare. Ogni istante
compone l’acqua la sua musica,
mai identica a se stessa, e muta
nel divenire della luce, all’agguato
di una nube, nella malia della luna.
Nulla è fermo, dispiega il tempo
mille ormeggi, ogni ora squarcia
il velo del tedio e dell’attesa
di pensieri futili e propositi vani
e prosciuga questo acuto senso
di decentramento che ci sospinge.
Altre dimore s’affacciano alla vista
altre storie di dolore e d’amore
di paura e di coraggio, alfabeti
nuovi e geografie del cuore.
Ritagli di veritàMonocorde, il tempo trascorre
e si dilata in umido manto
soggioga i campi, trafigge la città.
In cantilena d’ore, rari sussulti
ovattati pensieri, passi lenti:
è uno stato di abbandono, la foga
della luce che annienta ogni filo
d’ombra e invadente si incunea
nelle maglie segrete del cuore.
Poi si nasconde il sole e il manto
s’ingrigisce, anche l’estate scopre
il suo lato triste: all’immobilità
ci costringe, al nostro resoconto,
mentre fissi parametri riproducono
i medesimi gesti e pensieri triti,
quasi vuoti, affollano ore dimesse.
Quest’afa lascia tra le mani
pochi ritagli di sofferta verità. |