Riccio Paola: è nata a Salerno ma vive e lavora a Torino dal 1997. E’ laureata in lingua e letteratura russa perché sin da bambina ha una passione per le lingue straniere e considera la letteratura la sua ancora di salvezza. Scrive da quando era alle scuole elementari brevi racconti e riflessioni di vita quotidiana ma si esprime soprattutto con la poesia. Ama il mare e le lunghe camminate, nel tempo libero adora leggere e guardare film. Le sue poesie sono presenti su vari siti letterari dove gode della stima delle redazioni e degli altri autori, da poco ha cominciato a partecipare a Premi letterari risultando finalista ad alcuni di essi |
Per i lettori di Carta e Penna ha scelto:
FUORI TRACCIA |
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La rosa sa
di non dover sbocciare
a dicembre,
l'inverno le consiglia
il punto di vista della luminaria,
brillare al comando.
La rosa sa
che andare fuori traccia
comporta due cose
pungere la neve
e innalzarsi al cielo. |
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L'OMBRA |
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Conosco la dolcezza
dei mattini lenti,
quei passi sull'asfalto
senza rigore né proposito.
Conosco la disfatta
delle corse a vuoto,
il ritmo serrato
che conduce al niente.
Conosco l'amore
e la sua morte,
i gigli appassiti sul seno,
le rose e le spine
che non necessitano di passaporto
per trafiggere. |
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ISPIRAZIONE |
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Ho la maestria di chi scrive
di nascosto a intervalli irregolari.
Racconto apnee notturne
e angoli di pece
degli abissi di me stessa.
Ho un mantello per svelare l’invisibile
e un aspersorio per diffondere stupore.
Sono arabesco su una tela immaginaria
e lucente castello di cielo nel meriggio.
Il mio credo è una parola che scaturisce,
cresce e si espande.
Vibra.
L’ intermittenza in pectore,
è l’occasione per l’inesprimibile.
Ho il monopolio dei miei versi
e così sia
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