Lamberti Anita: Sono laureata in Lettere classiche e sono guida ambientale. Passeggiare nel bosco per me è grande fonte di ispirazione. Osservare le piante, gli animali mi concilia la riflessione, il pensiero e mi stimola la fantasia. Questo racconto è nato così, camminando nel bosco.
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Con Carta e Penna ha pubblicato:
ALBERO DI CITTÀ |
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Una storia per bambini, che dovrebbe far riflettere gli adulti!
L'incipit: "Gli alberi della città sono tristi. Stanno lì, nelle loro aiuole, ai margini delle strade, vedono sempre solo le auto passare. Un giorno un pettirosso decise di volare dal bosco in cui viveva sulla città perché non ci era mai stato e voleva vedere come era fatta, almeno dall'alto. Così iniziò il suo viaggio e una volta lasciato sotto di lui il manto verde del bosco, si ritrovò ben presto sopra ad un'enorme distesa di cemento. Ovunque c'erano case e strade e si vedevano automobili sfrecciare dappertutto come insetti impazziti. Il pettirosso, un po' spaventato e deluso, voleva tornare indietro, quando in mezzo a tutto quel grigiore gli sembrò di vedere qualcosa di verde. Allora si avvicinò per capire cosa fosse. Così, con grande sorpresa, vide che era un albero. Si posò su di lui... .." Le illustrazioni sono di Anna Marisa Stanzani |
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IL FIORE DEL BOSCO |
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Le illustrazioni di Roberta Spettoli arricchiscono il racconto scritto da Anita Lamberti che si svolge in un bosco...
Una sera di estate alcune formiche camminavano attorno al loro formicaio sopra un muretto. Ad un certo punto cominciarono a sentire una strana sensazione sulla schiena e videro che stavano spuntando delle ali. Come erano belle, tutte trasparenti e luccicanti! A poco a poco iniziarono a volare verso il tramonto, danzando nell’aria, come se andassero a celebrare le nozze con il sole. Il fieno del campo era alto, profumava di mille odori inebrianti. Si sentiva pienamente la magia della natura e dell’estate. Lentamente il sole scendeva dietro la montagna e la luce lasciava spazio alla notte... |
Per i lettori di Carta e Penna ha scelto:
RIFLESSIONI NEL BOSCO |
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Nel bosco c’è l’anima della vita. Soffia il vento, il suo respiro. La terra è il tempo, che culla il mistero della nascita e della morte. L’inverno con la sua lucida nudità mostra anime ricurve, rugose, alberi che incarnano lo spirito del gelo e dell’attesa. Arriva poi la fragile bellezza dei primi fiori solitari che ogni anno si affacciano in silenzio alla vita, nascono al primo tepore del sole, vivono la loro delicata esistenza e come un sogno a poco a poco svaniscono. Improvvisi spazi verdi nel bosco scheletrico si espandono come respiri profondi, il sole tra i rami intreccia ricami finissimi e in estate tutto è travolto da luce, colore, forme. Ogni anno è apparentemente uguale, ma in realtà sempre diverso. Di notte nuvole bianche come fantasmi fluttuano lente nel cielo e si confidano con la luna. Creano forme arcane di creature ancestrali e oniriche e confessano il segreto della loro esistenza. Allora piovono le lacrime del mondo. Sono la linfa, il nuovo sangue che nutre la terra. E così il tempo raccoglie il ricordo, lo prende tra le braccia e lo trasforma in nuova vita. Nuovi sguardi si aprono, nuovi occhi pieni della storia del mondo. Il fiume scorre, l’acqua purifica, nutre, trasforma la terra. Tempo e vita sono uniti da un abbraccio immortale. L’immensità del mare è un’eco lontana nel cuore, sempre presente. La voce dell’acqua e delle onde ci accompagna costantemente e ci sussurra il suo racconto. |
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